Su questa spider, rispetto alla versione precedente, restano uguali soltanto i due cofani (dai quali si accede al pratico bagagliaio anteriore e a quello posteriore, all’altrettanto valido). Altre modifiche riguardano l’aggiornamento delle sospensioni, dello sterzo, più diretto, e dei freni che sono stati maggiorati. Ma la novità più eclatante è l’adozione di motori boxer a quattro cilindri turbo, al posto dei precedenti sei cilindri aspirati. Ecco quindi spiegato anche il perché del nome 718 Boxster: il numero iniziale richiama alla 718 Spyder che negli anni ’50 e ’60 con il suo quattro cilindri vinceva gare come Le Mans e la Targa Florio. Le prestazioni del nuovo modello sono da togliere il fiato, esaltante anche il comportamento tra le curve: lo sterzo è pronto, la tenuta di strada elevatissima come la stabilità nei rapidi cambi di traiettoria. L’abitacolo si conferma sportivo e ben rifinito, ma la dotazione ha qualche scivolone: dispositivi come il “clima” bizona si pagano a parte.
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